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Domenica di Pasqua B – Commento al Vangelo di don Fabio Rosini – Radio Vaticana

Fonte dell’articolo Radio Vaticana. Don Fabio Rosini, Direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi di Roma, propone il commento al vangelo della domenica alla luce della prima lettura, per cogliere la sapienza della liturgia della parola domenicale e la filigrana che unisce i due testi.

Don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi di Roma, commenta il Vangelo del 31 marzo 2024, Domenica di Pasqua

Nel Vangelo di questa Domenica (Gv 20, 1 -9) Gesù risorge da morte

 

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.

Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.

Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

 

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https://media.vaticannews.va/media/audio/s1/2024/03/22/14/137819257_F137819257.mp3