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III Domenica di Avvento – Commento al Vangelo di don Fabio Rosini – Radio Vaticana

Fonte dell’articolo Radio Vaticana. Don Fabio Rosini, Direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi di Roma, propone il commento al vangelo della domenica alla luce della prima lettura, per cogliere la sapienza della liturgia della parola domenicale e la filigrana che unisce i due testi.

 

Don Fabio Rosini, docente di comunicazione e trasmissione della fede, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, commenta il Vangelo del 15 12 2024, III Domenica di Avvento

Nel Vangelo di questa Domenica Lc 3,10-18

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

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