La frazione del pane – Eucaristia
Giovanni Paolo II diceva chiaramente che la frazione del pane di cui si fa menzione in At 2,42 evoca l’Eucaristia e quanto Gesù ha fatto nell’ultima cena, l’anticipando quel sacrificio che avrebbe iniziato a compiere appena uscito dal cenacolo: “Nella «frazione del pane» è evocata l’Eucaristia. Dopo duemila anni continuiamo a realizzare quell’immagine primigenia della Chiesa.
E mentre lo facciamo nella Celebrazione eucaristica, gli occhi dell’anima sono ricondotti al Triduo pasquale: a ciò che si svolse la sera del Giovedì Santo, durante l’Ultima Cena, e dopo di essa.
L’istituzione dell’Eucaristia infatti anticipava sacramentalmente gli eventi che di lì a poco si sarebbero realizzati, a partire dall’agonia del Getsemani.
Rivediamo Gesù che esce dal Cenacolo, scende con i discepoli per attraversare il torrente Cedron e giungere all’Orto degli Ulivi. In quell’Orto vi sono ancor oggi alcuni alberi di ulivo molto antichi. Forse furono testimoni di quanto avvenne alla loro ombra quella sera, quando Cristo in preghiera provò un’angoscia mortale «e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra» (Lc 22,44). Il sangue, che aveva poco prima consegnato alla
Chiesa come bevanda di salvezza nel Sacramento eucaristico, cominciava ad essere versato; la sua effusione si sarebbe poi compiuta sul Golgota, divenendo lo strumento della nostra redenzione: « Cristo […] venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, […], entrò una volta per sempre nel santuario non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue, dopo averci ottenuto una redenzione eterna » (Eb 9,11- 12)” (Ecclesia de Eucaristia, 3).
L’effetto proprio dell’Eucaristia è la nostra trasformazione in Cristo, il segno della frazione del pane sta a significare che anche noi, assimilati a Cristo, dobbiamo diventare pane spezzato per gli altri, pane che si dona, pane che si offre.
E dal momento che Cristo nell’Eucaristia si offre senza misura, anche noi dobbiamo donarci senza misura.
Nell’Eucaristia Cristo viene il noi proprio perché, trasformati in lui, ci doniamo senza misura.
EucaristiaIn verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. Questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò per la vita del mondo è la mia carne. Gv 6,47-51