Le massime di Don Bosco – Le abitudini
– Le abitudini formate in gioventù, per lo più durano tutta la vita: se sono buone ci conducano alla virtù e ci danno morale certezza di salvarci. Al contrario guai a noi se ne prendiamo delle cattive. III,607.
– Fuggite ogni abitudine anche la più indifferente: dobbiamo abituarci a fare del bene e non altro: il nostro corpo è insaziabile: più gliene diamo, più ne domanda, meno gliene si dà meno egli domanda. IV,590.
– L’esperienza ha fatto conoscere che ordinariamente la gioventù prima dei dodici anno non è capace di fare né gran bene, neppure gran male, e passati i 18 anni riesce assai difficile il far deporre abitudini altrove formate per uniformarsi ad un nuovo regolamento di vita. IV,736; IX,855.
– Le abitudini cattive si possono vincere da chi si mette alla prova con buona volontà. VII,190.
– Causa precipua di tante dannazioni: i compagni e i libri cattivi e le perverse abitudini. IX,172.
– A tutti si raccomanda caldamente dal guardarsi attentamente dal contrarre abitudini di qualsiasi genere, anche di cose indifferenti. X,666.
– Bisogna che stiamo fermi a non tollerare quelle abitudini che siano contrarie alle nostre Regole e tradizioni. XII,392.
– Intendo di raccomandarvi queste sere che vi tenute lontani da ogni abitudine, intendo parlare di ogni abitudine cattiva o indifferente, ma in qualche modo dannosa. XII,447.
– Non creiamoci necessità. XII,447.
– Quanto è difficile sradicare un vizio, che abbia messo radici in gioventù. XII,585.
– Quando un mal abito è inveterato, solo per miracolo uno si converte. XIII,273.
– (Sull’andar a riposo nel letto dopo pranzo disse Don Bosco): Per me la ritengo una delle cose più pericolose per la moralità, e sono del parere che il tenere quest’abitudine, e conservare bene la moralità sia cosa difficilissima. XIII,279
– A proposito di abitudini buone (segno della croce in cortile) raccomanda di non introdurre di quelle che agli occhi dei cattivi potessero aver l’aria di pratiche superstizione. XIII,284.
– (Strenne) tener lontane le abitudini anche indifferenti, in cose non necessarie. XIV,383.
– Quando l’abitudine è buona e ci porta al bene, dobbiamo seguirla e praticarla. XV,605.
Don Bosco